“Che bello essere noi” di Lella Costa
Lella Costa, attrice italiana molto amata per i suoi lavori teatrali e, in particolare, per i suoi affascinanti monologhi, raccoglie le sue doti retoriche e tutta la sua auto-ironia in un nuovo libro dal titolo irresistibile: Che bello essere noi. Questa citazione, come la stessa autrice ci tiene a precisare, è stata scelta come titolo dalla casa editrice Piemme e appartiene alla figura di Christopher Hitchens, il quale amava pronunciarla nei momenti felici di condivisione con gli altri.
Trama
La condivisione a cui Lella Costa vuole riferirsi nel suo breve saggio, è quella propria della comunità femminile, quell’incredibile capacità di sentirsi sempre parte di un gruppo vasto ma intimo che è proprio il mondo delle donne. Non possiamo stabilire con esattezza se questo senso di appartenenza derivi da condizioni storiche, che sempre hanno portato le donne a lavorare, consultarsi, uscire, o se, semplicemente, si tratti di una tendenza innata; non sappiamo neanche se questa etichetta sia un luogo comune, stabilito dagli uomini, intimiditi da tanta coesione o se davvero esista un lungo sottile filo che le unisca tutte. Ciò che invece possiamo affermare è che questo fenomeno avviene a tutte le età, in tutte le situazioni, senza eccezione alcuna.
Alternando aneddoti di vita vissuta a riflessioni puramente personali, Lella Costa attraversa un vasto panorama di situazioni e problemi, da quelli più futili e leggeri a quelli più importanti. Come in un lunghissimo monologo, interrotto occasionalmente da qualche citazione poetica, l’autrice passa in rassegna le situazioni più emblematiche in cui ogni donna, almeno una volta nella vita, si troverà ad agire, sempre con quella consapevolezza, talvolta insistente, di essere parte di quell’universo femminile così vasto e intricato, ma sempre pronto ad accoglierla.
Critica
Di donne si è già parlato tanto e il libro non pretende di sorprendere per l’originalità del tema e neanche perché a raccontarlo è proprio una donna; ciò per cui affascina è invece il modo in cui pregiudizi e luoghi comuni vengono snocciolati e disciolti uno dopo l’altro.
Il linguaggio chiaro e, alle volte, ricercato si scontra con la comicità e l’ironia di alcuni passi rendendo la lettura piacevole e a tratti esilarante. Nel giro di poche pagine l’autrice è in grado di divertire il lettore ma anche di commuoverlo facendo leva sulla grande empatia delle donne e sulla straordinaria capacità degli uomini di riuscire a rispettare e amare quelle mille sfumature che ogni donna ha dentro di sé.
Nel libro è forte il richiamo a canzoni, libri, film che hanno provato a illustrare la natura delle donne e il loro modo di affrontare la vita e di cui l’autrice si serve per argomentare le proprie idee e invitare il lettore (uomo o donna che sia) alla riflessione.
Che bello essere noi si propone come un inno alla femminilità, alle donne, alla loro forza e al loro essere mamme, mogli, amiche, sorelle in un corpo solo. È un saggio divertente e riuscito, si legge in poche ore e lascia al lettore una sensazione piacevole e tanti spunti per riflettere.
Certamente più indicato a un pubblico di donne affinché possano capire e apprezzare il messaggio ma anche sé stesse, consiglierei il libro anche agli uomini, quelli veri, quelli che le donne vere sanno riconoscerle!