“Uccidete Pulcinella” di Massimo Torre
Uccidete Pulcinella, sì ma chi è?
La maschera napoletana di Massimo Torre ha una marcia in più, è n’atra cosa, per dirla com’a Napoli, centro nevralgico di “Uccidete Pulcinella” (Edizioni e/o, 204 pagine 14,50 euro), nuova puntata delle avventure del giustiziere anti-camorra, già conosciuto con il primo titolo “Il ritorno di Pulcinella”, sempre per e/o, edito nel 2014.
Pulcinella è la versione in carne e ossa di un supereroe dei fumetti, il cui compito è quello di regolare i conti con la malavita, che nel Rione Sanità si chiama Compagneria ed è retta dal boss Clemente Sparaco, l’Onnipotente di Palazzo San Felice, o meglio l’ex Onnipotente.
In questo secondo romanzo, infatti, Clemente Sparaco ha smesso di murare vivi gli avversari e di avvelenare i partenopei a vantaggio di una multinazionale farmaceutica; a liquidarlo è stato proprio il Batman dei Quartieri Spagnoli, che con la maschera nasuta di Pulcinella e la giacca da karateka, sistema i delinquenti a colpi d’ingegno e arti marziali. Il giustiziere dei vicoli ha decamorrizzato il Rione Sanità, facendo crollare le azioni della criminalità organizzata nell’intera città. Ha dato il fatto suo anche al figlio di Clemente, con il vizietto di sequestrare e violentare le ragazze del quartiere. Si sarebbe fatto pure a Rosa Bellella, ‘na bellezza, manco a dirlo, se non fosse stato per il supereroe mascherato, di cui Rosa non può che crollare innamorata: non vede che Pulcinella, mentre ha in odio tutti i codardi del rione.
Lo sgominatore dei camorristi non agisce per vedetta ma per sete di giustizia: a mani nude e taglienti battute in vernacolo, colpisce alla maniera di Pulecenella Cetrulo. È anche un abilissimo hacker, conosce la Napoli sotterranea come nessuno, ha doti acute di psicologo e come ogni supereroe che si rispetti si nasconde dietro l’identità di un uomo normale. È Puccio D’Aniello, il Tuttaio, capace di riparare qualsiasi cosa a poco prezzo. Solo il buon parroco Don Andrea e Diego Armando, un ragazzino, conoscono il vero Pulcinella, che a sua volta spasima per Rosa Bellella, che ama l’eroe e disprezza l’uomo che lo nasconde.
L’effetto Pulcinella fa il miracolo di mettere insieme la Camorra napoletana, da sempre in mano a famiglie separate e indipendenti, ma che ora, per iniziativa di Rossella Spina, vedova di un capo clan saltato per aria, si riuniscono attorno al tavolo del ristorante La Scogliera, per decidere che la prima cosa è fermare ‘o pazzo: niente più guerra l’uno contro l’altro finché Pulcinella non è schiattato.
Il miracolo di Pulcinella, però, è un altro: Napoli si è svegliata dal sonno dell’omertà e non intende sottostare alla prepotenza e crudeltà dei quartieri spagnoli; l’esercito di Pulcinella si è armato di parole e volontà.
Con una musicalità tutta partenopea, Massimo Torre presenta una nuova favola mediterranea, colorata e vivace in cui il novello Pulcinella riesce a destare gli animi del popolo napoletano, per spingerlo a trovare il punto di rottura con un passato di accettazione e silenzi, perché con una buona dose di coraggio e volontà, i malamente possono essere combattuti e sconfitti.
Una risata li seppellirà.