Come i fiori di notte di Lisa See
Disponibile da luglio, Come i fiori di notte è un romanzo edito da Longanesi, ambientato negli Stati Uniti degli anni ’40. Le protagoniste, Grace, Helen e Ruby si incontrano a San Francisco poco prima di prendere parte ad un provino come ballerine per un nuovo nightclub di Chinatown. Le comuni origini orientali, le analoghe storie di dolore, costrizione e sofferenza, anche se dai sapori diversi, incastreranno le vite delle tre ragazze.
La trama
Grace Lee, di origine cinese, è appena fuggita di casa e soprattutto dal suo destino; le violenze in famiglia per mano del padre l’hanno costretta ad allontanarsi per cercare una situazione migliore. Helen Fong vive con la sua famiglia nella dimora tradizionale cinese, vittima di rigide regole di condotta e succube delle scelte del padre, mentre Ruby Tom ha lasciato la famiglia alle Hawaii per costruirsi una falsa identità, mentendo sulle proprie origini giapponesi. La condivisione di un sogno, di una quotidianità sotto la luce dei riflettori e la ricerca di un riscatto personale si scontrano necessariamente con il minaccioso clima di guerra che è alle porte . Ciascuna delle tre ragazze custodisce un inaccessibile segreto; la ricerca della libertà, il desiderio di affermazione, la necessità di approvazione e l’inevitabile rivalità conseguente destabilizzeranno il legame tra le giovani, ossidando e affievolendo un’amicizia altalenante fatta di allontanamenti e riappacificazioni, fragile come un filo di perle.
La critica
Il romanzo a tre voci procede lineare nello sviluppo. Non si accavallano mai i punti di vista, ma si alternano in modo complementare e ordinato rendendo estremamente interessante la lettura e invogliando a procedere con curiosità. La cornice storica è ben impiantata e saldamente strutturata; l’autrice sa bene di cosa sta parlando, è padrona di fatti ed eventi collegati all’internamento dei giapponesi in America dopo l’attacco a Pearl Harbor durante la Seconda Guerra Mondiale. Molto forte la descrizione degli stati d’animo flagellati dalla discriminazione e l’emarginazione di quel periodo; i vissuti delle protagoniste, già in fuga da altri tipi di sofferenza, saranno ulteriormente scombussolati dai gravi eventi storici che minacciano il Paese. Ho apprezzato molto il lavoro di Lisa See; l’accurata ricerca di fonti e documenti e la dettagliata descrizione dei fatti sulla Guerra, l’analisi della storica rivalità tra le culture cinese e giapponese non risultano pesanti al lettore. La narrazione sul conflitto in corso ben compensa il vissuto emozionale dei personaggi, e sebbene si tratti di un romanzo di oltre quattrocento pagine, scorre velocemente e in maniera piacevole. Promozione a pieni voti dunque per la See, libro consigliato e suggerito.