La ruga del cretino di Andrea Vitali e Massimo Picozzi
La ruga del cretino, edito da Garzanti, nasce dall’incontro tra le penne di Andrea Vitali e di Massimo Picozzi. Andrea Vitali è uno tra i maggiori scrittori italiani viventi, solito ambientare i suoi romanzi sul lago di Como, mentre Massimo Picozzi è un famoso psichiatra e criminologo, noto al grande pubblico per essere opinionista di Quarto grado, ed essersi occupato di diversi casi che hanno attirato l’attenzione dell’opinione pubblica (Erika e Omar, le Bestie di satana, Sara Scazzi). La ruga del cretino è un romanzo giallo, ambientato a fine ‘800 tra Bellano, piccolo comune sulla sponda lecchese, e Torino. I fatti sono inventati ma compaiono diversi personaggi storici davvero esistiti.
La trama de La ruga del cretino
A Bellano c’è una ragazzina nata storta, si chiama Birce e per lei non sembra esserci nessuna possibilità per il futuro di trovare un lavoro. A Torino invece c’è un medico, il cui operato è molto criticato, che sta iniziando a fare degli studi sulla psichiatria: si chiama Cesare Lombroso. Che cos’hanno in comune e perché si incontreranno?
A Torino viene ritrovato il cadavere di una ragazza, una povera fioraia, che puzza di cloroformio e stringe tra le mani un pezzo di carta contenente dei segni che sembrano il pezzo di un’equazione. Poche settimane prima un pezzo di carta simile era stato ritrovato nelle mani di un’altra ragazza, anche lei uccisa con le stesse modalità. Anche Cesare Lombroso, prima del ritrovamento dei cadaveri, aveva trovato nella sua buca delle lettere un altro pezzetto di questo gioco macabro, ma non gli aveva dato la giusta importanza.
Intanto sul Lago di Como Birce ha miracolosamente trovato lavoro come cameriera nella villa di una signora forestiera, che conosce la famosa medium (veramente esistita) Eusapia Palladino. Potrà questa donna aiutare Cesare Lombroso a capire chi è l’assassino prima che uccida ancora? E perché la povera Birce ha un ruolo centrale in tutta questa storia?
La critica
Di questo libro ho apprezzato soprattutto lo stile: veloce, accattivante e capace di far crescere la curiosità del lettore non tanto sull’identità dell’assassino, ma sulle motivazioni per cui sta uccidendo. Mi è piaciuta molto la descrizione minuziosa, ma mai pesante, che Andrea Vitali fa del territorio in cui è ambientato il romanzo: Villa Alba, Bellano e la sponda orientale del Lago di Como. Però c’è un però: la trama, l’intervento della medium e il finale mi ha lasciato un po’ dubbiosa. È lodevole il modo in cui sono costruiti i personaggi e, soprattutto, il modo in cui tutti quanti finiranno per incontrarsi, ma in alcune parti questi intrecci mi son sembrati troppo forzati.
La ruga del cretino è un libro che mi sento di consigliare a chi ama i gialli ed è incuriosito dal paranormale e, perché no, vorrebbe passare qualche giorno sulle rive del Lago di Como oppure vuole portarsi sotto l’ombrellone un romanzo giallo con una trama non eccessivamente impegnativa.
La ruga del cretino di Andrea Vitali e Massimo Picozzi ha 354 pagine ed è acquistabile sul sito di Ibs in ebook a 9,99 € e in versione cartacea fino al 12 luglio scontato del 25% a 12,30 €, anziché 16,40.
Hai già letto la recensione di Biglietto, signorina e Premiata ditta Sorelle Ficcadenti di Andrea Vitali?