Bambole gemelle, il thriller “specchio” di Marina di Guardo
Melissa e Cheryl, una villa bianca e il Nevada. Amanti dei thriller e non, vi consiglio caldamente la lettura del nuovo romanzo breve di Marina Di Guardo, Bambole gemelle: pubblicato da Zoom, il marchio digitale di Feltrinelli, conta meno di cento pagine dai toni serrati, incalzanti e che non vi lasciano tregua.
La trama
La trama vede protagonista la giovane Melissa, la quale a causa della scomparsa della sorella Cheryl, si trova costretta a tornare a Minden nella villa di famiglia. Ormai sola anche per via dell’ulteriore perdita dei suoi genitori, la ragazza è obbligata a scegliere se vendere la casa o stabilirsi definitivamente in quel luogo magico che le ricorda la spensieratezza e l’infanzia, ma che allo stesso tempo evoca dolori e perdite. Ritrova così i suoi amici di infanzia, la determinata Natasha diventata poliziotta e Paul, affascinante e misterioso uomo d’affari. La sensibilità di Melissa e l’intraprendenza di Paul fanno inevitabilmente scattare la scintilla tre i due; corteggiamento nel più classico dei modi, inviti a cena e regali a sorpresa. Paul cerca in tutti modi di conquistare la ragazza, ancora turbata per la situazione familiare, ossessionata per non essere stata in grado di trovare la sorella scomparsa nel nulla. Quando Melissa si lascia andare, abbattendo i muri che aveva costruito attorno a sé, come un tentativo di protezione da quel mondo crudele, insidioso e pericoloso che l’aveva messa a dura prova, Paul inizia a manifestare richieste inusuali, anomale, talvolta controverse a metà tra sadomaso e bondage. Combattuta e affascinata allo stesso tempo, Melissa acconsente. L’irruenza della passione tra i due evolve in una sorta di gioco di ruolo: Paul fa indossare alla ragazza abiti di trine e merletti travestendola da bambola gotica, dal viso di porcellana e i lunghi boccoli sulle spalle. Una bellezza inespressiva, insignificante, a tratti grottesca e surreale. All’interno di questo quadretto barocco evolvono le richieste avanzate dall’uomo: è il tentativo di una ricerca spasmodica e instancabile di quella perfezione fasulla e per niente reale cui Paul vorrebbe possedere.
La critica
Bambole gemelle è l’analisi di un interfaccia speculare, quella delle sorelle Melissa e Cheryl, così identiche fisicamente, nell’espressione del viso e così nettamente in contrasto. La prima determinata, intraprendente e combattiva, l’altra così fragile, insicura e vittima. Un gioco tra gli uguali – opposti, tra dicotomie azzardate e ossimori concreti. Una storia di venerazione esasperata e di ossessione elevata a potenza, sempre più fitta e carica di elementi nascosti. L’autrice riesce a trasmettere l’idea dell’emergenza, della velocità e dell’impellente attraverso il ritmo fitto delle frasi, dei pensieri di Melissa e delle azioni non programmate dei protagonisti. Una storia paradossale ma allo stesso tempo inquietante e possibile, perché quando l’ossessione degenera in follia, a volte, la si può trovare dove non ti aspetti. Da leggere, meglio se tutto d’un fiato.