Sventura di Chuck Palahniuk
Si parla di un libro sequel, di un libro che succede a un altro, conforme alla trama e ai personaggi del precedente. Ammetto di non aver letto il primo, Dannazione, ma di sicuro sono a conoscenza del secondo, Sventura (Mondadori, pp. 336, €18.00). L’autore è il cinico e in gamba giornalista scrittore americano Chuck Palahniuk, lo stesso che ci ha deliziato con Fight Club, tanto per dirne uno. Il libro segue un percorso surreale ma logico, surreale ma impregnato di realtà quotidiana. La protagonista, la ragazzina Madison Spencer, dopo aver vissuto l’Inferno (in Dannazione), arriva al “momento di crisi di mezza morte”, il Purgatorio (ed è da questo meraviglioso intermezzo spaziale e esistenziale che prende avvio Sventura). Madison, trasformatasi in fantasma, riesce a partecipare, senza recare nessun fastidio ai super indaffarati terreni, alla vita che aveva lasciato, scovando affari privati e pubblici, terreni ed extra terreni, a dir poco scomodi. Tutto ciò viene raccontato in prima persona, attraverso dei medio-lunghi tweet, con tanto di data e luogo precisi. Insomma, la lettura è dinamica, veloce: proprio come quando si leggono sui social notizie abbastanza interessanti e intelligenti da far dimenticare del mondo tangibile. Ctrl+Alt+Soprannaturali: questa è, non a caso, la chiave di lettura. Madison, ragazzina insolente, mostra un certo caratterino connesso a una certa fragilità. Sembra odiare e amare, senza troppe differenze. Ad esempio, si legge: