Scarpe italiane, un romanzo giallo di Henning Mankell
“Sempre, quando fa freddo, mi sento più solo. Il freddo fuori dalla finestra mi ricorda il freddo del mio stesso corpo. Sono attaccato da due direzioni. Ma resisto, contro il gelo e contro la solitudine.”
Fredrik Welin è un chirurgo in pensione, è stato un buon medico fino a quando non è successo l’irreparabile, qualcosa che lo ha forzatamente spinto a scegliere di allontanarsi dalla società e a rifugiarsi in una piccola isola al largo di Stoccolma, circondato dal mare gelato ed immerso in una solitudine che agghiaccia.
Vive con un cane, un gatto ed un formicaio. Ogni mattina scava un buco nel ghiaccio e si tuffa, e persino quell’acqua gli sembra più calda del gelo che ha dentro. Tutti i giorni Janson il postino arriva sull’isola a bordo di un hydrocopter, a volte con la posta, a volte con un male immaginario che quasi sempre richiede un controllo gratuito da parte di Fredrik.
Una mattina, mentre il medico è nel suo buco, Janson gli consegna della posta speciale: è Harriet, la donna che lui ha amato in gioventù e che dopo trentasette anni ritorna nella sua vita per chiedergli di mantenere la promessa fattale ai tempi del loro amore, prima che lui sparisse senza lasciare tracce di sé. Le aveva promesso che l’avrebbe portata a nuotare in un piccolo lago nel Norrland, un posto magnifico che Harriet ancora aspetta di vedere, anzi pretende di vedere, anche se sa che per colpa del ghiaccio non potranno nuotare insieme.
La donna vuole che Fredrik mantenga la sua antica promessa perché sta per morire e questo è il conto che gli chiede di saldare per averla abbandonata senza spiegazioni. Iniziano un viaggio lungo ed intenso.
Arrivammo al centro. “Posso immaginare com’è quando il ghiaccio è sciolto.” […] “Non avevo mai capito perché” disse Harriet. “Perché volevi portarmi proprio qui.” “Adesso lo capisci?” “Forse. Suppongo che in estate sia molto bello.” […] “Perché mi hai lasciata?” La domanda era arrivata d’improvviso. Era di nuovo furente. Iniziò a battere i pugni sulla barra del deambulatore. “Mi hai provocato un dolore infernale” disse. “Mi ci sarebbe voluta troppa forza per dimenticarti. Non ci sono mai riuscita. E adesso che finalmente sono qui sul tuo lago coperto di ghiaccio mi pento di essere venuta a cercarti. Cosa credevo? Non lo so più. Morirò presto. Perché sto perdendo il mio tempo a riaprire vecchie ferite? Perché sono qui?”
Un viaggio che farà oscillare Fredrik tra il passato ed il presente, tra il dolore e lo stupore. Un viaggio che lo porterà oltre la meta fisica e che lo costringerà a confrontarsi con la realtà da cui è fuggito, e a capire che in qualche modo la vita riesce sempre a trionfare sul dolore e sulla morte.
Note sull’autore
Henning Mankell è nato in Svezia, è autore della fortunatissima serie del commissario Wallander, ma Scarpe italiane è sicuramente il suo libro più originale. Con la sua scrittura secca e capace, Mankell sonda l’animo dei protagonisti, gli fa compiere un percorso doloroso ed intenso che riflette l’immagine di una vita “moderna”, avara di gioie e generosa di dolori, ma capace di donare anime solidali e ricche di sentimenti autentici, di ideali e valori “antichi” ma ancora forti e concreti.
Scarpe italiane di Henning Mankell è edito da Marsilio, ed è disponibile per l’acquisto su Ibs a 9 euro.