Scandali premundial, la quarta indagine del commissario Attila Scandali premundial, la quarta indagine del commissario Attila

Scandali premundial, la quarta indagine del commissario Attila

vendetta ai mondialiCome accidenti fa, Pistorius? Quello è un altro tipo, tutta un’altra forza. Maledetta due ruote e maledetto incidente. Correre con una protesi in carbonio avvitata sopra al ginocchio destro non è facile, eppure l’ortopedico glielo aveva suggerito come modello quel campione sudafricano senza un arto, che sfida i quattrocentisti normodotati. Gli aveva anche assicurato che avrebbe ripreso a macinare chilometri e che col tempo magari sarebbe andato più veloce di prima. Ma non aveva fatto i conti con lo sconforto, le lacrime che scendono quando non riesci a completare neanche un paio di giri scarsi di pista.

Il primo allenamento era andato male. Accidenti a quella macchina che lo ha investito, 15mila euro di moto da buttare e una gamba maciullata da amputare, per Igor Attila, commissario di polizia, il protagonista di Vendetta ai Mondiali (Edizioni e/o, 186 pagine, 14,50 euro), romanzo estivo di Paolo Foschi, giornalista del Corrierone.

Giusto in tempo per i Campionati del Mondo di calcio. Brasile arriviamo, pensano gli Azzurri, in ritiro alla Borghesiana (ovviamente, non è la Nazionale vera di Prandelli, sono altri nomi e altre carriere calcistiche, del tutto inventate). Per due di loro, però, non ci sarà viaggio di ritorno. Nemmeno di andata.

Calcio ed intrighi

Fulvio Cipollone è saltato in aria con la sua auto. L’attaccante della Fiorentina e del team Italia stava lasciando la villa di un industriale agli arresti domiciliari, l’ing. Bellini, patron di un’industria dell’acciaio sotto processo per inquinamento. E il signor questore vuole che il dott. Attila ritorni in campo, insomma, in servizio. Ci sono le indagini sul delitto che ha sconvolto la vigilia dei mondiali, l’opinione pubblica esercita un pressing spaventoso sugli inquirenti.

È lavoro per la Sezione crimini sportivi, quella di Igor e dei suoi collaboratori fidati: un ex ciclista, mago del doping; un ex fantino che sa tutto sul mondo delle scommesse; un ex tennista play boy; un ex campione di basket, lungo e di colore e l’unica nota stonata della squadra: una criminologa competitiva e “saputella”. Gliel’hanno appioppata per forza ed ora, col grado di vicequestore, gli è pure superiore. Del resto il settore giustizia è pieno di carrieristi, c’è pure il magistrato David, il Messner delle promozioni per meriti altrui. La Sezione sgobbava e l’arrampicatore in toga scalava promozioni.

LEGGI ANCHE:  Buonvino e il caso del bambino scomparso | Walter Veltroni

Il commissario Attila ritorna in pista

Tanti ostacoli per Igor Attila e una nuova ripartenza. L’ascesa pugilistica gli era era stata stoppata dal verdetto scandaloso che aveva assegnato la medaglia d’oro delle Olimpiadi di Seul allo strabattuto avversario coreano. Poi, lo schianto in moto. L’auto che gli taglia la strada, la Hornet 600 distrutta, un arto maciullato, tre settimane di coma, tre interventi chirurgici. Ma invalido no, perbacco, ha voluto riprendere a correre, almeno a piedi. Troppo dolore, però, quella gamba da corsa artificiale, una scossa elettrica insopportabile, che si irradia fino alla colonna vertebrale.

Dopo sei mesi, di nuovo in azione. Il bomber assassinato era implicato nell’affaire Bellini. L’industriale voleva tacitarlo con un misero milione, ma la punta ce ne aveva rimessi 38 e passa. Qualche giorno dopo tocca a Idol Fuschini, portiere. Anche per lui esplosivo al plastico in auto, proprio a Coverciano. Era testimone chiave nell’inchiesta sul nuovo calcioscommesse, ma la sua collaborazione era strettamente secretata. Due calciatori uccisi con le stesse modalità. Non può essere una coincidenza, tanto più quando si scopre che anche il numero 1, come Cipollone, era socio occulto delle acciaierie e aveva perso a sua volta una fortuna. Sta di fatto che i due, una volta diventati soci, erano entrambi rientrati nel giro della nazionale. Per forza, l’azienda dell’ingegnere finanzia la Federazione! Una sponsorizzazione che vorrebbe far dimenticare i casi di cancro nell’area degli altiforni: cinquanta volte più che nella media italiana.

Calcio non del tutto pulito e uno stabilimento che sputa veleni dai camini. Ed ora c’è un ordigno anche nell’autovettura del mister della Nazionale, Stefano Sciascia, altro socio segreto dell’industria inquinante. Quante scoperte e quanti incubi e quanti sogni mancati per la quarta indagine di Attila il commissario, l’icona gay della narrativa sportiva.

Vendetta ai mondiali. Il ritorno del commissario Attila di Paolo Foschi è disponibile per l’acquisto su Ibs.it a 12,32 euro.

Autore: EffeElle

Condividi Questo Post Su

Invia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *