Legione River, un romanzo fantasy di Simona Colombo Legione River, un romanzo fantasy di Simona Colombo

Legione River, un romanzo fantasy di Simona Colombo

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Legione: River di Simona Colombo è il secondo cimento dell’autrice sull’avventura di più ampio respiro.

La trama

Da sempre una società segreta chiamata Legione Segreta (appunto) si batte per tenere al sicuro l’umanità, come noi la conosciamo, da poteri – che è bene non vengano resi noti – e mostri leggendari. In questo quadro vivono la propria non comune quotidianità River (fighissimo personaggio che molto ricorda, se vogliamo, l’altrettanto attraente Maverick di Top Gun) e la figlia Maya (dolcissima e paziente), in attesa delle sporadiche visite di Aurora (un fantasma? Una persona reale? Entrambe le cose?), madre e moglie, da cui sono stati separati senza sapere come o perché. 

La critica

La narrazione a linee temporali incrociate – una qui ai giorni nostri e un’altra ambientata circa un centinaio di anni fa – malgrado un certo disordine, è funzionale alle vicende dei protagonisti e cala agevolmente il lettore nell’azione e nelle loro vite.

Il plot centrale, che parrebbe d’ispirazione bonelliana, viene arricchito con moltissime idee, tra originali e prese a prestito altrove (evidenti le influenze del cinema pop anni 90 e di alcune serie TV sia live che cartoon), sviluppate talvolta con la precisione ed i tempi necessari, troppo spesso, invece, incollate alla storia disordinatamente, restituendo un’idea di coperta patchwork che poco si adatta al rigore necessario affinché la narrazione multilinea risulti efficace. L’interazione tra i personaggi è interessante benché un poco schematica, patisce qua e là qualche ingenuità di troppo e tende ad essere prolissa là dove sarebbe stato preferibile essere più sintetici ed incisivi. Già come lamentavo leggendo Il Guardiano (racconto breve ma intenso della stessa autrice), la Colombo ripete a sfinimento quali sono i sentimenti che legano le persone. Assolutamente rende l’idea, ma a volte sembra essere quasi ossessiva nella cosa. Ma anche qui, come nell’altra storia, l’idea viene resa benissimo.

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Si tratta indubbiamente di un romanzo appassionato, colmo di luoghi, cose e avvenimenti che in momenti e per motivi diversi hanno attratto l’autrice spingendola ad appuntarli sul proprio taccuino, ma manca di omogeneità, inciampa in diversi momenti inutilmente ridondanti, salvo poi risultare corriva e superficiale nello sviluppo della linea avventurosa centrale. Un romanzo che vorrebbe offrire il brivido dell’avventura a cui manca, purtroppo, il brivido.

Guardando al futuro…

Sono estremamente convinta che dalla penna della Colombo usciranno dei lavori eccezionali: siamo sicuramente di fronte ad una scrittrice che sta crescendo, che sta prendendo coscienza del suo potere descrittivo e fantasioso. Sicuramente è ancora molto condizionata da tutto ciò che ha letto e visto fin ora (o almeno questa è l’idea che mi sono fatta io) ma ancora non ha lasciato spazio ad uno stile proprio che la caratterizzi in mezzo ai milioni di scrittori presenti sugli scaffali delle nostre librerie. Non ancora… però ho la sensazione che sentiremo parlare di lei spesso e a lungo.

Al momento i suoi lavori si trovano in formato digitale. I link li trovate sul suo sito che consiglio vivamente di andare a visitare, oltre ad essere fatto molto bene dà davvero l’idea di chi sia l’autrice e della passione che ci mette nel suo lavoro. Potete anche scaricarli direttamente da Amazon, sempre in formato digitale (ahimè al momento l’unico formato disponibile).

Autore: Egidia Lentini

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