Il Nichilismo, un saggio di Riccardo Dri Il Nichilismo, un saggio di Riccardo Dri

Il Nichilismo, un saggio di Riccardo Dri

Ne è intrisa l’intera storia dell’occidente, la nostra storia, da millenni. Fendente destinato ad aprire uno squarcio irrimediabile sulla decadenza d’ogni valore, quindi, la messa in discussione del senso legato al vivere. Seguirne le logiche è come correre su un baratro affidandosi a una sottile striscia di terra. Da una parte la vertigine suscitata dalla perdita d’ogni maschera di cui si spoglia l’esistenza, d’ogni stolido appiglio costruito a uso e consumo di un vivere fuori dal presente. Dall’altra l’opportunità di un superamento di sé, emancipazione dall’errore prospettico della metafisica. Il nichilismo (dalla sventura all’opportunità) è l’opera di Riccardo Dri – edita da Seneca edizioni e disponibile su Bol.it – oggetto della nostra recensione di oggi.

Nichilismo attivo e passivo, due momenti fusi in un istante sincretico, un evento di crisi: “i medesimi sintomi potrebbero indicare sia un tramonto, sia una forza”. Così Nietzsche segnala la profonda ambiguità del momento nichilista, di cui Riccardo Dri ci offre un’ampia quanto approfondita chiave di lettura, a partire dall’esegesi del pensiero nietzschiano. Il nichilismo non è mera speculazione filosofica fine a se stessa, quanto premessa alla lettura del nostro esistere.

Partendo dal disfacimento del concetto di “storia”, “un divenire a cui si è aggiunta arbitrariamente una direzione finalistica”. Quindi i valori, che essendo appunto storici hanno una durata. Ma la loro introduzione nel mondo è l’inizio stesso del nichilismo. La stabilità appare allora solo un escamotage per non porsi di fronte alla realtà. L’uomo, tutti noi, piuttosto che riconoscersi in questa sua natura mancante, tende alla ricerca di rassicurazioni impossibili.

Con la morte di Dio si inaugura un tempo in cui è impraticabile la sostituzione dei valori della tradizione con valori nuovi. La contemporaneità non ha la forza di “creazioni gigantesche e geniali da poter competere vittoriosamente con le creazioni che precedono”. Per questo è così importante scoprire l’essenza del nichilismo, concetto tra i più fraintesi, soprattutto nel linguaggio comune. È nel nichilismo insita una chiave di volta alla rivelazione della condizione contemporanea. Condizione a cui tutti, ahi noi, siamo assoggettati.

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L’unica via d’uscita, ammesso che se ne possa uscire, ammesso che si possa vivere con la vita, è proprio la consapevolezza della condizione umana, rifiutando un’esistenza a propria insaputa. Verso la scomparsa della volontà e sopratutto di quella dell’autoinganno. Il nichilismo (dalla sventura all’opportunità) è una lettura che vi consigliamo di compiere al più presto. L’inizio, e la fine, di un percorso.

Autore: Iacopo Bernardini

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