Impegnatevi! Recensione di un libro in cui non solo l’indifferenza uccide lo spirito umano, ma anche la non azione
Impegnatevi! (ed. Salani, 5,20 € su Feltrinelli.it) di Stéphan Hessel, è il naturale seguito di “Indignatevi!”, da poco recensito e accolto con grande successo dai lettori di mezza Europa.
Hessel in questo libro riprende una conversazione, o meglio una vecchia intervista, che lo scrittore aveva fatto ad un giovane laureato, Gilles Vanderpooten, realizzando così uno scambio di idee e considerazioni, una sorta di confronto fra due generazioni sui temi più scottanti e importanti per costruire un futuro migliore: dalla ricerca di uno sviluppo sostenibile che possa durare nel tempo, al ruolo delle istituzioni internazionali, dall’ecologia al problema della disoccupazione giovanile.
Il concetto principale che Hessel offre in questo libro è che l’indignazione, da sola, non basta. Con parole dell’autore: “Quando incontro degli studenti delle scuole superiori che non sanno ancora cosa faranno nella vita, il mio messaggio per loro è: «Interrogatevi su ciò che vi indigna e vi scandalizza e, quando l’avrete scoperto, cercate di capire come, concretamente, potete agire per contrastano»… Resistere non significa semplicemente riflettere o descrivere. Bisogna anche intraprendere un’azione.“
Ecco dunque che l’uscita di questo libro non poteva mancare come seguito a Indignatevi, per la natura stessa del primo titolo, che richiedeva un seguito. Per Hessel, infatti, “accontentarsi è pericoloso, la “relativa felicità” e la “relativa soddisfazione” uccidono l’indignazione”.
La resistenza dunque si fa e si promuove con l’intelligenza, la comprensione, la creatività e la voglia di fare. Pensando più agli altri che a se stessi, perché come è sottinteso in questi volumi, la rivoluzione esteriore parte dalla rivoluzione interiore.
Hessel, in questa conversazione, pone a confronto due generazioni: lui 93enne, Gilles 25enne. Proprio per questo, per lo scambio di vedute tra due visioni diverse, ma non troppo, Impegnatevi! fa presa sia sulle nuove generazioni che quelle precedenti. E Hessel ha tanta carne al fuoco di cui parlare, dato che proprio lui è stato uno dei prigionieri, per esempio, nei campi di concentramento nazisti di Buchenwald e di Dora, mentre nel 1948 divenne co-redattore della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, per poi ricevere la medaglia della Legion d’onore e diventare ambasciatore di Francia.
Hessel si è sempre impegnato, appunto, nella divulgazione dei valori umani più belli e più profondi, ricercando spesso il dialogo con i giovani, che sono il futuro di ogni popolo e, quindi, del mondo intero. I temi trattati, lo sviluppo sostenibile e la coscienza ecologica, la crisi e le istituzioni internazionali, il dialogo tra le generazioni sono all’ordine del giorno in Francia, dove da pochissimo tempo Impegnatevi! è stato pubblicato, ma allo stesso modo sono importanti in Italia, specialmente in questo periodo.
Per cui Impegnatevi è un altro libro, forse più forte del precedente – e scritto anche anteriormente – perché chiede al lettore un’azione, un’attività che è più difficile da sostenere della sola indignazione, che parla della lotta all’indifferenza. Questa è considerata da Hessel come il peggiore degli atteggiamenti in quanto fa perdere una delle caratteristiche che ci rende umani.
In “Indignatevi!” erano stati i temi presi dall’autore erano stati molti, dal divario scandalos fra ricchi e poveri del pianeta, alla questione Palestina – spesso è stato accusato da Israele di sostenere la creazione di uno Stato palestinese – i mezzi di comunicazione che propongono il consumo di massa come unico orizzonte per i giovani, fino ad arrivare alla teorizzazione della via non-violenta e di una “insurrezione pacifica” per cambiare le sorti del mondo.
Per Hessel infatti le rivoluzioni in nord-Africa hanno cambiato le sorti di quei Paesi anche in maniera violenta, ma essendo governi al cui capo c’erano veri dittatori, è difficile condannare quei popoli.
In Europa, invece, non vi sono dittatori propriamente detti, ma solo dirigenti che possono piacere o meno, per cui, secondo l’autore, la non-violenza diventa un fattore importante, se non fondamentale.
“Ho scritto un libro”, spiega Hessel, “perché avevo la netta sensazione che si stesse camminando nella direzione sbagliata e volevo esortare i giovani a cambiare rotta, a riprendere quella giusta. Riscoprendo i valori della Resistenza che mi hanno formato”.
Impegnatevi! dunque è un libro indirizzato ai giovani, scritto per risvegliare le coscienze, per affrontare con determinazione il presente allo scopo di costruire il futuro.
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